Trionfo dei fotografi italiani ai Sony World Photography Awards 2015
Da Milano, – Oggi la Giuria d’onore dei Sony World Photography Awards 2015, il maggiore concorso fotografico al mondo, ha conferito il titolo di Fotografo dell’anno per le categorie Sport e Persone rispettivamente a Riccardo Bononi e Giovanni Troilo.
Con altri cinque riconoscimenti ottenuti nelle categorie Professionisti fra secondi e terzi posti, l’Italia è stata in assoluto la nazione con il maggior numero di vincitori.
I fotografi italiani premiati sono:
- Giovanni Troilo, Fotografo dell’anno – Persone
- Riccardo Bononi, Fotografo dell’anno – Sport
- Massimo Siragusa, 2° posto, Architettura
- Alessandra Bello, 2° posto, Arte e cultura
- Antonio La Grotta, 3° posto, Architettura
- Annalisa Natali Murri, 3° posto, Storia Contemporanea
- Giulio di Sturco, 3° posto, Paesaggio
Alla cerimonia di gala, tenutasi a Londra alla presenza dei maggiori esponenti del panorama fotografico internazionale, Riccardo Bononi e Giovanni Troilo hanno ricevuto i rispettivi premi, oltre a un’attrezzatura fotografica digitale di Sony di ultima generazione. . Le opere vincenti saranno esposte alla mostra legata ai Sony World Photography Awards 2015 alla Somerset House di Londra e saranno pubblicate nell’edizione 2015 del catalogo della manifestazione.
Giunti all’ottava edizione, i Sony World Photography Awards sono il più grande concorso fotografico a livello globale e presentano ogni anno i migliori scatti da tutto il mondo, coprendo un’ampia gamma di generi. L’iscrizione al concorso, aperto a fotografi di qualsiasi livello, è completamente gratuita: talenti emergenti partecipano accanto ad artisti affermati, in quella che è ormai una delle vetrine più autorevoli.
Le giurie internazionali vantano tra i propri membri esperti di chiara fama, per un concorso che assicura visibilità, credibilità e notorietà non soltanto ai vincitori, ma anche agli altri finalisti. L’edizione 2015 ha registrato un numero di iscrizioni senza precedenti: con 183.737 immagini provenienti da 171 Paesi, i Sony World Photography Awards si riconfermano il più grande concorso fotografico al mondo
Giovanni Troilo, Fotografo dell’anno – Persone
Originario di Putignano, Giovanni Troilo ha lavorato nel mondo dell’editoria, nel cinema e nella pubblicità e ha iniziato a occuparsi di fotografia da adolescente. In merito alla sua premiazione, Giovanni Troilo ha dichiarato: “Sono molto fiero del premio che ricevo dalla World Photography Organization e da questa Giuria. Ringrazio loro e la straordinaria gente di Charleroi”.
Troilo descrive così la raccolta vincitrice, “La Ville Noire – The Dark Heart of Europe”: “Questa serie costituisce un vero e proprio ritorno alle origini nella storia della mia famiglia, che nel 1956 ha lasciato l’Italia per Charleroi, per lavorare nel settore dell’acciaio. Ora, dopo che due generazioni sono riuscite a farsi strada nella terra promessa, tutto è cambiato: ci troviamo di fronte a un bivio in cui popolazioni diverse, un tempo unite dalla condivisione delle stesse esperienze lavorative, ora si ritrovano a non avere più nulla in comune perché il lavoro stesso non c’è più. Oggi lo disagio sociale è entrato nelle vite dei cittadini. Le strade, un tempo in pieno sviluppo e pulite, oggi appaiono desolate e abbandonate. Le fabbriche stanno chiudendo e la vegetazione spontanea sta ingoiando le vecchie aree industriali. In un contesto del genere, pratiche sessuali perverse e malate, odio razziale, obesità nevrotica e abuso di psicofarmaci sembrano essere l’unico modo per sopravvivere al malessere endemico.”
Riccardo Bononi, Fotografo dell’anno – Sport
Ricercatore di antropologia culturale all’IRFOSS di Padova, Bononi si pone l’obiettivo di conciliare il suo lavoro con la fotografia documentaristica.
Parlando della serie “Las Valkyrias de Bolivia”, premiata ai Sony World Photography Awards 2015, afferma: “Ho accolto la notizia della vittoria con tanta felicità quanta sorpresa. Il premio, oltre a essere un importantissimo traguardo personale, rappresenta anche un grande riconoscimento per un intero modo di intendere la fotografia, uno strumento di documentazione da abbinare a un approccio antropologico e partecipativo.”
Massimo Siragusa, 2° posto, Architettura
Nato a Catania, Siragusa vive a Roma dove lavora come fotografo e insegnante allo IED (Istituto Europeo diDesign). Il suo lavoro “Lo Spazio Condiviso” raffigura gli spazi di numerose associazioni italiane sparse dal Nord al Sud del Paese, con l’obiettivo di mostrare l’evoluzione e la complessità della società italiana.
Alessandra Bello, 2° posto, Arte e cultura
Alessandra Bello, fotografa friulana di architettura e paesaggi, è stata selezionata per la serie “Sight’s Blue Sense”. A proposito del suo lavoro afferma: “Al giorno d’oggi, non ci sono più confini a dividere Stati, città e culture, ogni cosa si mescola. Queste fotografie sono concepite come un patchwork in grado di riflettere questo mix, in cui è difficile distinguere quello che è reale da quello che non lo è, perché ogni elemento è posto sullo stesso piano.”
Antonio La Grotta, 3° posto, Architettura
La Grotta insegna reportage e fotografia di eventi allo IED (Istituto Europeo di Design) e gestisce la galleria d’arte contemporanea NOPX di Torino. Il suo lavoro è conosciuto in tutto il Paese. Nella serie “Paradise discotheque”, punta lo sguardo sulle discoteche abbandonate del Nord Italia e afferma: “Il mio scopo non è documentare il territorio e le sue trasformazioni. Mi piace fotografare tutto quello che non si vede a una prima occhiata, tutte le suggestioni che un luogo può ispirare, seppur velatamente.”
Annalisa Natali Murri, 3° posto, Storia contemporanea
Annalisa Natali Murri, residente a Bologna, si è avvicinata alla fotografia durante gli studi di ingegneria edile e ora si concentra su progetti personali e documentaristici. La serie “Then The Sky Crashed Down Upon Us” è stata realizzata nell’aprile 2014, un anno dopo la tragedia del Rana Plaza a Savar (Bangladesh). Le fotografie in bianco e nero ritraggono tutti coloro che sono stati colpiti dal disastro.
Giulio di Sturco, 3° posto, Paesaggio
Vincitore ai Sony World Photography Awards nel 2009 e fra i finalisti nel 2011, il pluripremiato fotografo freelance di Sturco ha collaborato con le maggiori ONG e organizzazioni umanitarie in gran parte dell’Asia e dell’Africa. La serie “Ganges, Death of a River” vuole analizzare a fondo la contraddizione irrisolta fra uomo e ambiente: l’irresponsabile intervento umano distruggerà definitivamente il Gange o si può ancora sperare in un cambiamento?
Link rapidi
Le fotografie vincitrici sono disponibili per il download all’indirizzo press.worldphoto.org