Ricerca Regus: quanto spendono gli Italiani per andare al lavoro?
Milano, 23 marzo 2015 – Da una ricerca Regus, condotta a livello internazionale nello scorso mese di luglio su 22.000 manager e professionisti in 100 paesi, emerge che gli italiani che impiegano oltre un’ora al giorno nel tragitto di andata e ritorno tra casa e posto di lavoro sono oltre il 40%. Il restante 60% riesce a rimanere sotto l’ora giornaliera. Un maggior ricorso alle modalità del lavoro Agile, di cui il 25 marzo il Comune di Milano propone la 2° Giornata, consentirebbe di abbassare o eliminare questi tempi, offrendo ai lavoratori più tempo per sé stessi, migliore qualità della vita, maggiore produttività e meno stress, mentre la città e l’ambiente ne beneficerebbero sotto forma di minor inquinamento. Più precisamente, la ricerca Regus evidenzia che solo per il viaggio di andata, il 27,8% impiega meno di 15 minuti, il 31,3 (la maggioranza) riesce a rimanere entro la mezz’ora, mentre il 21,10% tra i 30 e i 45 minuti, l’11% tra i 45 minuti e un’ora, mentre i più lontani che impiegano oltre un’ora rappresentano l’8,80% degli intervistati.
Quanto costa andare al lavoro?
I dati relativi all’Italia, raccolti dal principale fornitore a livello globale di spazi di lavoro flessibili, in un nuovo panel di ricerca su un campione globale molto più ampio (44.000 manager e professionisti) nello scorso mese di Gennaio 2015 fanno emergere un costo medio ponderato per gli spostamenti tra casa e ufficio pari al 5% calcolato sulla retribuzione annua.
Come ben noto le medie statistiche servono ad indicare un trend generale, le variabili sono molte (uso dell’auto o dei mezzi pubblici) e ovviamente incidono significativamente i diversi livelli retributivi degli intervistati. L’indagine Regus indica che per uno su cinque (21,3) degli intervistati italiani i costi possono raggiungere e superare il 10% della loro retribuzione, mentre il 22,6% sostiene costi variabili tra il 5% e il 10% e il 56,1 ha costi inferiori al 5%.
Lavoro Agile o smart working per risparmiare tempo e denaro, il 52,5% lavora già anche da casa
Il continuo sviluppo e la diffusione di nuovi strumenti tecnologici consentono di poter lavorare ed essere connessi e operativi anche lontano dall’ufficio tradizionale. La recente ricerca internazionale Regus, indica che il 52,5% di manager e professionisti Italiani (a fronte di una media a livello mondiale del 61%) lavora spesso da casa e ha allestito un ufficio o una postazione lavoro (home office). Queste nuove metodologie di lavoro che si stanno sviluppando rapidamente possono contribuire a ridurre gli spostamenti, incrementare la produttività, contenere i costi operativi e gestire al meglio il rapporto lavoro/tempo libero.
Mauro Mordini, country manager di Regus in Italia, commentando lo studio afferma: “I 900.000 pendolari che ogni giorno vengono a Milano per raggiungere il loro posto di lavoro dovrebbero poter utilizzare le tecnologie per lavorare in una sede più pratica e comoda: a casa, o in un business center più vicino, ottimizzando il loro tempo e riducendo lo stress del viaggio. Città come Milano sarebbero meno congestionate dal traffico con grandi benefici per l’ambiente e per la salute dei cittadini.“