Realtà aumentata e realtà virtuale diventeranno di uso comune in azienda entro 3 anni
da Milano – È stato rilasciato oggi il nuovo report del Capgemini Research Institute dal titolo “Augmented and Virtual Reality in Operations: A guide for investment”. Dallo studio emerge che l’82% delle aziende che attualmente utilizza la realtà aumentata e quella virtuale per migliorare le proprie operations, dichiara di aver riscontrato benefici pari o superiori alle proprie attese.
Inoltre, il 50% delle imprese che ancora non hanno implementato queste tecnologie, ha in programma di iniziare ad esplorare il loro potenziale all’interno delle proprie operations entro i prossimi tre anni. A questo i aggiunge che il 46% degli intervistati ritiene che queste tecnologie saranno largamente impiegate dalle proprie aziende entro i prossimi tre anni, mentre il 38% afferma che la loro implementazione si affermerà dai tre ai prossimi cinque anni. Tuttavia, la carenza di competenze interne e la mancanza di sufficienti infrastrutture di back-end rappresentano forti barriere alla crescita.
Una copia del report è disponibile per il download qui.
Di seguito le principali evidenze
- I due terzi delle aziende intervistate ritengono che la realtà aumentata abbia un maggior margine di utilizzo nelle proprie operations rispetto a quella virtuale. Il 45% delle aziende coinvolte nell’indagine utilizza la realtà aumentata, mentre la percentuale scende al 36% per le imprese che hanno implementato la realtà virtuale.
- L’AR genera benefici in termini di produttività grazie alla semplificazione dei flussi di lavoro: ad esempio i tecnici Porsche utilizzano occhiali per la realtà aumentata sulle cui lenti sono proiettati, volta per volta, comunicazioni e schemi, consentendo inoltre a esperti da remoto di visualizzare le stesse informazioni a disposizione del tecnico e fornire un feedback in tempo reale. Questa soluzione può diminuire i tempi di fornitura del servizio fino al 40%.
- La realtà virtuale comporta un aumento dell’efficienza e della sicurezza e aiuta a gestire le complessità dei task, aumentando così la produttività: ad esempio, Airbus integra mock-up digitali negli ambienti di produzione, consentendo agli addetti al montaggio di accedere virtualmente a modelli 3D degli stessi aeromobili in costruzione. Questo permette di ridurre il tempo necessario per tutti i controlli da tre settimane a tre giorni.
- Almeno tre su quattro (75%) delle aziende che hanno implementato AR/VR su larga scala possono attestare di aver ottenuto benefici operativi superiori al 10%.
- Le aziende negli Stati Uniti e in Cina sono le prime ad aver implementato queste tecnologie, con una percentuale di utilizzo all’interno delle operations aziendali pari al 50%.
- La percentuale di aziende che in Francia, Germania, paesi del Nord Europa e Regno Unito stanno ancora sperimentando le iniziative AR/VR è superiore al 50%.
Riparazione e manutenzione, progettazione e assemblaggio sono i casi d’uso più implementati
- I casi d’uso in ambito riparazione e manutenzione:
- consultare materiali di riferimento in formato digitale (31%)
- cercare un esperto in remoto (30%)
- visualizzare digitalmente i componenti che non sono visibili durante il montaggio (30%)
- visualizzare le istruzioni passo dopo passo all’interno delle postazioni di lavoro (29%)
- I casi d’uso in ambito progettazione e il montaggio
- visualizzare le istruzioni di assemblaggio in formato digitale (28%)
- simulare le prestazioni del prodotto in condizioni estreme (27%)
- visualizzare le infrastrutture da varie angolazioni (27%)
- sovrapporre componenti di progettazione ai moduli preesistenti (26%)
- Ad esempio, Ford fa uso della realtà virtuale per identificare e progettare movimenti alternativi del corpo umano, catturati da sensori di movimento durante la fase di assemblaggio, con una conseguente riduzione degli incidenti dei dipendenti del 70% e un calo delle problematiche ergonomiche pari al 90%
Quattro strategie chiave per ampliare le iniziative AR/VR
Il report ha identificato degli “early achiever” (il 16% del totale delle aziende intervistate) che si stanno concentrando su quattro strategie chiave:
- Creare un modello di governance centralizzato e sviluppare consapevolezza in merito a realtà aumentata e virtuale: il 78% delle aziende che per prime hanno implementato queste tecnologie dispone di team centralizzati dedicati o di centri di innovazione per gestire tutte le attività AR/VR, in contrapposizione al 51% delle altre società.
- Investire nell’aggiornamento delle competenze per prepararsi alla futura implementazione: il 93% degli early achiever sta investendo massicciamente in team interni di esperti della metodologia agile, in contrapposizione al 76% delle aziende intervistate.
- Concentrarsi su quei casi d’uso che offrono un valore duraturo e supportano i dipendenti: Trovare il giusto caso d’uso e verificarne l’applicabilità è una delle prime tre priorità degli early achiever. Al contrario, la difficoltà nell’identificazione del giusto use case rappresenta una sfida per oltre il 50% delle imprese.
- Preparare l’infrastruttura tecnologica all’integrazione delle soluzioni di AR/VR: il report ha rilevato che la mancanza di dati e di tecnologie da utilizzare nell’immediato costituisce un grave ostacolo all’adozione della realtà aumentata e virtuale. Per le imprese, la necessità più impellente è quella di garantire un’integrazione AR/VR uniforme con le tecnologie esistenti e con la cultura aziendale.