Death Stranding – la recensione
da Milano – Oggi andiamo a recensire Death Stranding, il primo gioco indipendente di Hideo Kojima, il papà di Metal Gear Solid. Il gioco è uscito circa 8 mesi fa per Playstation 4, e oggi andiamo a vedere come si comporta su PC. Quando un titolo passa da console a PC, occorre sempre sperare che riesca ad essere ottimizzato a dovere. Per coloro che non conoscessero questo gioco, sappiate fin da subito che non è un titolo adatto a tutti. Questo è il classico gioco che divide le persone in : amarlo oppure odiarlo, purtroppo non esiste una via di mezzo. Stiamo per intraprendere un’avventura di fantascienza, che mixa tanti concetti astratti e profondi allo stesso tempo. Ma andiamo con ordine. Il nostro protagonista si chiama Sam Porter Bridges, e si trova a portare sulla spalle una grossa responsabilità. Ci troviamo in un futuro, dove il mondo come noi lo conosciamo è solo un ricordo, e il genere umano rischia di estinguersi. Lo scopo del nostro Sam, è quello di percorrere delle lunghe tratte, caratterizzate da meravigliosi ambienti open world, e cercare di riconnettere i ponti ( connessioni ) tra le varie città isolate.
Sam, per fare tutto questo dovrà caricarsi sulle spalle vari “pacchi” da portare a destinazione. Maggiore è il peso sulla schiena, maggiore sarà la difficoltà a tenere l’equilibrio in determinate zone, per questo motivo, il giocatore dovrà anche posizionare correttamente i carichi nello zaino. Naturalmente, andremo incontro a diversi percorsi, e avremo anche dei gadget tecnologici, come ad esempio una scala allungabile che ci permetterà di raggiungere zone elevate, una corda per calarci, scarpe adatte al terreno che affronteremo e vari upgrade mentre proseguiremo nella quest, che permetteranno al nostro Sam, di avere dei validi aiuti. Prima di partire per una consegna, occorre un pizzico di strategia organizzativa. È proprio il discorso di organizzazioni e di multiplayer che rendono questo gioco unico. Durante il vostro cammino, potreste trovare ad esempio, dei sentieri già fatti.
Questo accade perchè un’utente, che non conoscerete mai, ha agevolato il vostro tratto, e lo stesso potrete farlo anche voi, in altri ambiti magari. Kojima è riuscito a creare un titolo, dove ogni singolo giocatore è importante per un’altro. Qualcosa di magico e originale nello stesso tempo. L’avventura vi metterà davanti anche a pericolose creature, oppure a predoni che tenteranno di rubarvi il vostro carico. Toccherà a noi, con l’uso delle armi, riappropriarci della merce sottratta oppure a cercare di evitare lo sconto. Questa versione per PC è davvero ben realizzata e permette, in base al proprio hardware, di avere delle texture di qualità superiori e una maggiore qualità visiva che grazie alle tecnologie come come il FidelityFX CAS di AMD e il DLSS 2.0 di Nvidia, porta il gioco a raggiungere livelli eccellenti anche in 4K.
Concludendo, un titolo profondo, malinconico e originale, che porta sulle spalle molti temi e spinge il giocatore a dare una mano al prossimo e a rimanere incantato davanti a scenari meravigliosi, cercano di dare priorità a temi profondi e mettendo in secondo piano l’azione. Noi di Ayrion lo consigliamo con un bel 9.