Italiani e traslochi: non serve andare lontano per essere felici
da Milano – Le ragioni di un trasloco possono essere tante: dall’inizio di una convivenza al matrimonio (o alla separazione), dall’arrivo di un bambino al trasferimento per motivi di lavoro o di studio. Insomma, la ricerca della felicità, tante volte, inizia proprio da una nuova casa. Non sempre, però, per trovarla è necessario andare lontano: infatti, tra chi ha affrontato almeno un trasloco, durante l’ultimo trasferimento, il 78% si è spostato da paese a paese o da città a città. Ma non è tutto: la metà degli intervistati si è spostata solo all’interno della propria città o paese, il 38% cambiando zona. Questo quanto emerso dal sondaggio condotto da YouGov per ManoMano – l’e-commerce leader europeo del fai da te, giardinaggio e arredo casa.
Ma dove sognerebbero di andare gli italiani a trascorrere la propria vita post-pandemia? Non tutti hanno intenzione di cambiare aria e spostarsi, infatti 1 persona su 3 (31%) non sente il bisogno di trasferirsi né di cambiare vita, in particolare tra chi ha più di 55 anni. Per chi invece ha un desiderio da esprimere, la meta più ambita è il mare, per poter fare smartworking con i piedi nella sabbia (38%). I paesaggi marini, inoltre, mettono di buonumore e contribuiscono a migliorare la salute fisica e mentale. Vivere tutto l’anno con gli infradito ai piedi è un’opzione molto condivisa tra i lombardi: quasi 1 su 2 (47%) di loro si trasferirebbe al mare.
Generalmente, la seconda meta più ambita da chi vuole cambiare vita, lasciandosi alle spalle lo stress e la vita frenetica della città, è la campagna (19%), luogo ideale per respirare aria fresca e stare in tranquillità dopo un’intensa giornata di lavoro. I più giovani, invece, al secondo posto dopo il mare (21%) prediligono la vida loca, l’intrattenimento no stop e il clima allegro e vitale che offrono le grandi città.
Si sa, trasferirsi è un passaggio complesso e stressante, che richiede un grande dispendio di tempo ed energie, ma a volte è necessario. Nonostante si dica che gli italiani siano un popolo di mammoni, legati a mamma e papà e non intenzionati ad abbandonare il loro tetto, solo il 21% della fascia d’età 18-34 non ha mai cambiato casa, dato che ribalta in maniera decisiva questa convinzione. 9 italiani su 10 hanno fatto i conti con scatoloni, imballi, montaggi e rimontaggi almeno una volta nella loro vita e i più esperti sono gli over 55: in questa fascia d’età, infatti, il 28% ha affrontato oltre 4 traslochi.
Attività per la quale non occorre essere degli esperti, anzi vince l’arte dell’arrangiarsi: il 36% degli italiani, infatti, dichiara di essersi occupato in prima persona del proprio trasloco, armandosi di nastri adesivi, etichette, pennarelli e… tanta pazienza. Circa un terzo degli italiani (31%) si è fatto aiutare da amici e parenti, mentre le percentuali diminuiscono per chi ha usufruito dell’assistenza di una ditta specializzata: il 25% ha preparato e organizzato le proprie scatole ma si è affidato a un professionista per il loro trasporto, mentre solo il 5% degli intervistati ha deciso di affidarsi totalmente a degli esperti.
Gli italiani si dimostrano, quindi, compatti nell’idea di far da sé, senza puntare sull’appoggio esterno, per quanto riguarda il trasporto degli scatoloni, ma sono divisi sui tempi necessari per riorganizzare la propria casa. 1 persona su 3 (35%) ha avuto bisogno di una settimana o meno, 1 persona su 3 (33%) di circa 2 o 3 settimane, il rimanente (28%) invece ci ha impiegato un mese o più per sistemarsi nella casa nuova.