Apple che ti aspetti, tanta tecnologia ma manca il protagonista assoluto
da Milano – Lo avevo scritto, qualche tempo fa sentendo le varie fonti, che nell’Evento del 15 Settembre non ci sarebbe stata la presentazione dell’iPhone 12 e così è stato. Partiamo da quello che non c’era e che ci sarà forse a Ottobre, quando verrà lanciato in ben 4 modelli (l’evento senza evento?), ovvero il nuovo iPhone. Un po’ mi sono sentito sollevato, lo ammetto, l’idea di considerare il mio “fiammante” iPhone 11 Pro antico come un servizio in porcellana di Boemia mi rattristava. Ora per ancora qualche settimana sarà l’”avanguardia”, poi si vedrà.
Ma veniamo a quello che c’era in questo strano evento tutto in streaming per esigenze di sicurezza legate alla pandemia in corso. Innanzitutto, dal mio personale punto di vista, il nuovo iPad Air, per almeno due motivi: il profilo squadrato che sicuramente sarà lo stesso che ispirerà il nuovo iPhone 12 e che farà la gioia dei nostalgici dell’iPhone 4 e 5 (io) e di chi non a mai dimenticato il Mac Book Titanium, e il processore A14 Bionic, potente come mai prima in un dispositivo dotato di questa portabilità e su questa fascia di prezzo. Sì perché ora l’iPad Air avvicina come “appetibilità” il modello di punta, l’iPad Pro con un prezzo di partenza di 669 euro che, tutto sommato, per queste caratteristiche è ottimo.
Sempre in serata è stato svelato il nuovo iPad “base” che conserva il profilo arrotondato dei suoi predecessori con un prezzo, 389 euro, che rappresenta un buon compromesso tra qualità e potenza, comunque aumentata.
Ma forse, per il grande pubblico, la notizia più interessante è il lancio del nuovo Apple Watch serie 6 che introduce dei sensori “mancanti” che la pandemia Covid ha reso quanto mai attuali se non necessari: il misuratore di ossigeno nel sangue e l’ECG in tempo reale. Con questi dati, che monitorano costantemente lo stato di salute dell’organismo, è sicuramente possibile sviluppare nuove App che siano in grado di aiutare in tempi di pandemia.
Bisogna vedere cosa propone il nuovo SDK, ad oggi era possibile creare qualcosa di simile con Arduino e sensori programmabili, ma con un design sicuramente meno attraente e probabilmente con minore precisione nei rilevamenti.
Comunque il prezzo di questa “meraviglia” parte da 439 euro. Interessante anche il nuovo Apple Watch SE, ormai la sigla che per Apple identifica “il primo prezzo o quasi” (nb parte da 309 euro), non quello in assoluto più basso, ma quello che vale la pena di spendere per entrare nel magico mondo Apple, già perché se si rinuncia all’SE, che comunque non ha misuratore del livello di ossigeno e ECG, si può optare per la serie tre che coi suoi 229 euro è probabilmente un buon affare, ma sa tanto di vintage…