Cerchi il cibo di strada? A Milano te lo trova Street Food MApp
Nei primi sei mesi dal lancio dell’applicazione, quelli che coincidono con Expo, gli autori hanno stimato, nella sola Milano, 120 mila download (85 mila da italiani, 35 mila da stranieri). In campo c’è anche la collaborazione con Street Food Global Network, la rete internazionale di esperti di street food, attraverso la quale si punta anche a espandere l’App a livello internazionale.
Street Food MApp è stata ideata da Stefano Marras, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali e Diritto per l’Economia dell’Università di Milano-Bicocca, fondatore e presidente di Street Food SQUARE, un’associazione senza scopo di lucro con l’obiettivo di sviluppare e diffondere buone pratiche di commercio, consumo e gestione del cibo di strada. Lo sviluppo dell’App è del Software Architecture Laboratory coordinato da Daniela Micucci, ricercatrice di Architetture Software del Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione dello stesso Ateneo.
Street Food MApp è pensata per chi consuma cibo di strada e permette di cercare i punti vendita in base alla propria posizione e ai cibi offerti, di visualizzare le schede dei venditori con foto, nome, orari, menù, disponibilità di posti a sedere, breve storia del punto vendita, link al sito e ai social network, e di avere a portata di mano l’elenco dei festival e degli eventi di street food.
Nella prima release di upgrade (prevista per fine 2015), a differenza di altre applicazioni sul tempo libero, Street Food MApp diventerà un’App-Forum per utenti e proprietari dei chioschi che potranno scambiarsi informazioni e promuovere azioni di sensibilizzazione verso le amministrazioni locali sulla regolamentazione dei chioschi, spesso precaria, e sulle difficoltà burocratiche che interessano il settore. I consumatori potranno valutare e commentare i punti vendita, segnalarne di nuovi, ricevere feed dai venditori, ordinare e pagare online ottenendo punti di fidelizzazione, chattare con gli altri followers. I venditori potranno aggiornare la propria posizione, aggiornare i clienti sul tempo di attesa, rispondere ai commenti degli utenti, avere followers a cui inviare feeds in tempo reale, offrire sconti.
«Nel Software Architecture Laboratory dell’Università di Milano-Bicocca – dice Daniela Micucci – stiamo sviluppando numerose applicazioni che, come Street Food MApp, contiamo possano portare introiti da investire in bandi di ricerca per la realizzazione di nuove app, in particolare nel settore agroalimentare».
«Nonostante il crescente successo mediatico – spiega Stefano Marras -, furgoni e chioschi, per la loro natura mobile e per la scarsa considerazione data al loro valore culinario, sono in gran parte ancora esclusi dalle mappe dei principali motori di ricerca e dei siti. In molte culture, lo street food è parte integrante della dieta quotidiana e immancabile elemento del panorama urbano, e anche l’Italia, complice la crisi, sta riscoprendo il mangiare di strada».