Chernobylite: la recensione
da Milano – Non molto tempo fa, abbiamo dato un primo sguardo a Chernobylite, un’intrigante survival horror in prima persona realizzato ed edito da The Farm 51. Oggi siamo nuovamente qui, per riprendere in mano il gioco finalmente uscito su Steam e dirvi cosa ne pensiamo. Intanto, anticipo per gli utenti console che a Settembre uscirà anche la vostra versione, quindi continuate pure a leggere. Il gioco fortunatamente, presenta i sottotitoli nella nostra lingua. Questo è un bene, in quanto la componente narrativa, spinge l’asticella del genere di gioco tra il survival horror e il GDR in prima persona. Diamo una ripassata alla trama. Il nostro personaggio è un fisico di nome Igor. Il suo scopo è quello di tornare a Chernobyl dopo tanti anni, per ritrovare la sua ragazza ormai scomparsa da quel terribile giorno.
A livello temporale, sono passati la bellezza di trent’anni da quella terribile esplosione che cancellò molte vite, ma l’amore che nutriva e le continue visioni lo spingono nuovamente a tornare sul luogo dell’incidente. Il gioco riproduce fedelmente Chernobyl, quindi se siete appassionati di questo luogo, noterete con molto piacere l’egregio lavoro degli sviluppatori nel ricreare fedelmente ogni luogo con molta cura. Il gioco darà la possibilità al giocatore di esplorare l’area attorno a se, alla ricerca di oggetti indispensabili per la sopravvivenza ed il proseguimento della storia. Detto questo quando dovrete attaccare, vi consiglio di aggirare i nemici piuttosto che scontravi direttamente con le armi. Questo per alcuni motivi, tra cui la scarsità di proiettili e sopratutto la natura degli scontri che vi faranno ragionare sulla tattica furtiva più che diretta. In questo caso, noterete che il nostro Igor, potrà aprire dei veri e propri buchi neri, entrando in essi avrete la possibilità di tornare indietro nel tempo e quindi avrete maggiori informazioni sulla trama che nel complesso si rivelerà molto avvincente e ricca di molto interesse. In Chernobylite avrete molto da fare.
Potrete reclutare degli alleati, sapendo che questo vi darà parecchio da fare, in quanto ogni persona dovrà avere la razione di cibo necessaria e mantenere sempre una corretta salute mentale. Le missioni secondarie sono moltissime e servono sopratutto per racimolare del materiale che vi sarà utile sia per costruire e potenziare il vostro rifugio oltre a personalizzarlo. Le missioni secondarie sono molte e si differenziano con una durata di giorni in gioco. Questo servirà a capire la priorità delle rispettive missioni. In conclusione siamo davanti a un prodotto di ottima fattura. La ricostruzione perfetta e quasi maniacale di Chernobyl vi lascerà davvero senza fiato. Le atmosfere di gioco e le moltissime missioni vi trasmetteranno una voglia di completarlo sempre di più. Il gioco infatti, vanta una longevità molto alta se decideste di completarlo totalmente. Le varie scelte durante i dialoghi invece determineranno il livello di sfida che desiderate, in modo che qualsiasi giocatore possa godersi questo splendido titolo. Gli utenti console, dovranno pazientare ancora un mese. Vedrete che ne varrà decisamente la pena.
Voto : 9