Delivery Valley, chiuso un round di finanziamento di 1,5 mln di euro. La startup si prepara all’espansione
da Milano – Delivery Valley, il business specializzato nella creazione di cucine laboratorio che servono il mercato del delivery e del take away, annuncia la chiusura di una campagna di equity crowdfunding da 1,5 milioni tenuta su Mamacrowd, la più importante piattaforma italiana per investimenti in equity crowdfunding.
Tra gli investitori anche il fondo AZIMUT ELTIF – Venture Capital ALIcrowd II.
Partita nel giugno 2020 Delivery Valley ha già all’attivo 3 cucine a Milano, una a Monza e la prossima apertura di Torino che si terrà ad ottobre; dalla sua nascita ha servito circa 450.000 pasti cucinati con ingredienti di qualità e semilavorati cucinati nel centro di produzione centralizzato.
Con questa iniziativa, l’azienda, fondata da Alida Gotta e Maurizio Rosazza Prin, si prepara all’apertura di ulteriori cucine in tutta Italia.
In soli due anni di attività i risultati di Delivery Valley sono impressionanti, con una crescita esponenziale da 500mila euro nel 2020 a oltre 1.9m nel 2021, e un Ebitda positivo nel 2021 di oltre il 9%.
Ogni giorno nelle cucine laboratorio degli Chef e imprenditori Alida e Maurizio, vengono prodotti pane, salse, costine in salsa bbq cotte a bassa temperatura per 11h, pizze al padellino lievitate 24h, il tutto concepito con l’ossessione tutta italiana per il cibo.
La stessa passione si rivede anche nel perseguire l’efficienza operativa. La startup sta così finalizzando un software di AI per prevedere la domanda, eliminare esuberi, ottimizzare il flusso ordini. Delivery Valley è quindi una dark kitchen che ha deciso di non rimanere al buio, con punti vendita ben visibili, comunicazione accattivante e brand unici.
“La nostra mission è da sempre cucinare cibo di qualità per farlo arrivare nelle case delle persone.” – spiega Maurizio Rosazza Prin, founder e marketing director di Delivery Valley – “Con la chiusura di questa raccolta il nostro impegno è quello di utilizzare le risorse per capillarizzare la presenza delle nostre cucine nel resto d’Italia” – ha concluso lo stesso.