“Fascicolo sanitario elettronico a rilento, ma la digitalizzazione dei processi della sanità è in crescita”
Da Milano, – Mentre il decreto per l’introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico in tutte le regioni italiane sta subendo rallentamenti, la richiesta di digitalizzare i processi da parte delle strutture sanitarie è in continuo aumento. “Le strutture ospedaliere sono ormai consapevoli dei benefici che strumenti digitali come la cartella clinica elettronica portano alle aziende del settore. La richiesta di una maggiore efficienza dei processi spinge l’organizzazione sanitaria verso l’adozione di strumenti e tecnologie in grado di migliorare la gestione delle informazioni e di restituire una maggiore capacità di governo e di controllo”, dichiara Massimo Missaglia, Amministratore Delegato di SB Italia.
Secondo i recenti dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale del Politecnico di Milano, la cartella clinica elettronica rappresenta lo strumento su cui le strutture sanitarie italiane stanziano la quota più rilevante di risorse economiche (58 milioni di euro). A supporto di questo dato, il 40% dei CIO intervistati prevede un incremento degli investimenti nel 2015 in questo settore.
La Divisione Sanità di SB Italia affianca le aziende sanitarie nella ricerca di schemi organizzativi, operativi e tecnologici altamente innovativi verso un sistema informativo clinico integrato e patient-focus. Il sistema applicativo per la gestione dei processi clinici HDocs Cartella Clinica Elettronica (CCE) di SB Italia è in grado di migliorare l’efficienza di tutte le aree operative cliniche, fornendo strumenti di semplice utilizzo, ampiamente configurabili secondo le esigenze del personale medico, paramedico e amministrativo. L’integrazione immediata di HDocs CCE con i sistemi informatici esistenti nella struttura permette di ottimizzare fin da subito i processi sanitari, a fronte di una semplificata attività di configurazione del Sistema grazie all’alto grado di flessibilità del sistema. La soluzione di SB Italia consente l’inserimento dei dati e la consultazione delle informazioni relative ai pazienti anche tramite dispositivi mobili, rendendo ogni processo di gestione e controllo più funzionale e veloce.
Sempre secondo i dati dell’Osservatorio, la diffusione della Cartella Clinica Elettronica in Italia permetterebbe di ottimizzare le attività degli operatori sanitari e di annullare i costi di stampa e di gestione del cartaceo, consentendo di risparmiare fino a 1,6 miliardi di euro l’anno. “Il risparmio in termini di costi dei materiali è sicuramente un ottimo incentivo che le aziende sanitarie tengono in considerazione ma il reale beneficio dell’utilizzo della CCE è rappresentato dall’evoluzione dei processi interni e del controllo e tracciabilità di ogni caso clinico in esame”, spiega Missaglia e continua: “Spesso la cura di ogni paziente viene affidata a differenti attori, all’interno di organizzazioni diverse e per periodi temporali prolungati. L’utilizzo di supporti cartacei e analogici rende difficoltoso il recupero simultaneo di tutte le informazioni essenziali per la buona riuscita dell’intervento clinico. Utilizzando un sistema informatizzato come la soluzione HDocs di SB Italia è possibile ottimizzare i processi interni, favorire la comunicazione interfunzionale e apportare benefici sensibili nei processi di analisi e controllo”.