Generation Zero: la recensione
da Milano – Immaginatevi di essere in Svezia alla fine degli anni ‘80. Durante la notte, un’esercito di feroci robot/androidi attaccano tutti senza pietà. Voi sarete l’unico essere umano sopravvissuto. Cosa sarà successo al resto degli abitanti? Come riusciremo a scappare? Benvenuti su Generation Zero un survival/ open world da giocare in singolo o con altri 3 utenti, sviluppato ed edito da Systemic Reaction disponibile per : PS4, Xbox One e PC tramite Steam al costo di 24,99€. Nel gioco non è presente la nostra lingua. Quando avvieremo la partita, avremo una brevissima trama che ci lascerà da soli in poco tempo.
L’avventura si svolge in prima persona e lo scopo è semplice. Avrete un’indicatore che vi farà percorrere delle lunghe camminate, in modo da raggiungere dei punti e recuperare armi o materiale di assoluta importanza. L’unico problema sarà che attorno a voi, ci sarà un numero esagerato di nemici da abbattere. Esplorando le varie : abitazioni, auto abbandonate e vecchi cascinali potrete recuperare delle armi da utilizzare in battaglia. La mappa a vostra disposizione è enorme. I creatori di questo gioco, sono gli stessi di Just Cause quindi non sorprende di vedere una bellissima ambientazione con alcuni scenari molto evocativi. Purtroppo però, specie se giocate da soli, la noia e la mancanza di una vera e propria storia arriverà molto presto. Vi spiego subito il mio punto di vista.
Poniamo che siete giocatori che hanno poco tempo a disposizione, dovrete fare una missione che equivale al cammino di santiago de campostela come lunghezza. Non potrete avanzate velocemente, nessun mezzo a disposizone se non le vostre gambe. Certo potrete tagliare la strada, ma non cambia molto. Oltre a questo avrete dei nemici con cui combattere, ma purtroppo la battaglia non risulta molto appagante, in quanto la loro intelligenza artificiale è molto misera. Interessante la possibilità di visitare ogni casa o auto, alla ricerca di oggetti. Ma poco dopo vi renderete conto che non serve utilizzare un fumogeno colorato per distrarre i nemici e sparargli ai lati, in quanto non possiedono molta furbizia e un semplice scontro a fuoco con l’aiuto di altri 3 utenti risulta molto più sbrigativo e appagante .
Rimanendo in tema, il sistema di gestione dell’inventario risulta abbastanza scomodo. Essendo un survival tattico, naturalmente non potremo avere un’ inventario infinito, ma riassegnare ogni volta che è terminato un particolare risorsa il tasto di scelta rapido, diventa frustante specie se avete dei nemici alle spalle. Nonostante i suoi difetti, il gioco in compagnia risulta meno pesante, in quanto con l’aiuto degli amici, potrete optare su tattiche di attacco, oppure di coprire un vostro amico, mentre ispeziona un’abitazione. In conclusione, Generation Zero vanta una splendida idea che purtroppo non è stata assolutamente approfondita. La sua bellezza grafica e la sua vasta mappa, vi offriranno chilometri e chilometri di territorio totalmente espolrabile. Peccato che senza un’amico lo abbandonerete molto presto. Se giocate da soli, togliete un punto alla recensione. Vi lasciamo al link della pagina di Steam e alla nostra video recensione. Peccato, sarebbe stato un bel gioco che avrebbe portato una ventata di aria fresca all’interno di generi quasi tutti uguali.
Voto : 6