iPhone 7. È qui. Ora!
da San Francisco – Finalmente sarà possibile fare il bagno con il proprio iPhone e accantonare per sempre la paperetta di gomma…
No, ricominciamo. L’approccio ironico non funziona, è troppo il rispetto per un oggetto che definire bello è riduttivo.
Le immagini dell’iconico nuovo smartphone di Apple scorrono sul grande schermo del Civic Auditorium di San Francisco con la forza di un scena epica di un film. Sembra di assistere all’estrazione di Excalibur dalla roccia madre: prende vita un oggetto leggendario, l’ennesimo di Apple.
Troppa enfasi? Ricominciamo?
La verità è che un articolo simile potrebbe essere scritto in mille modi, a seconda delle emozioni che iPhone 7 è in grado di generare, si tratta comunque di uno smartphone che a dispetto dei detrattori si sforza di progredire, si evolve come se fosse in qualche modo una componente della teoria darwiniana.
Difficile migliorare quando si sono raggiunti, worlwide, certi standard. Eppure Apple ci prova ancora.
Ci prova con la doppia camera da 12 Megapixel l’una dell’iPhone 7 Plus, con la protezione all’acqua e alla polvere, peraltro non considerata un feature fondamentale dagli utenti Samsung che per primi ne hanno beneficiato.
Ci prova inserendo l’avverbio più come incipit naturale di ogni spiegazione tecnica. Il flash è il 50% più luminoso, il display il 25 più risoluto, la camera il 50% (o giù di lì) più sensibile e ancora.
Ci prova abolendo il jack audio per le cuffie ma non abolendo i fili, come ventilato da molti, semplicemente gravando di questa incombenza il connettore per la ricarica e la connettività che aggiunge così una preziosa funzionalità.
Ci prova inserendo le nuove cuffie wireless AirPods, giusto per non smentire totalmente coloro che pensavano di esser estati smentiti.
Ci prova cercando di convincervi e probabilmente riuscendovi, che un altro oggetto da ricordarsi di caricare, le cuffie wireless per l’appunto, oltre all’Apple Watch e all’iPhone è una sorta di benedizione per voi oltre che per la compagnia elettrica.
Ci Prova col nuovo chip A10 il 40% più (ecco ci risiamo) performante del “vecchio” chip A9.
Ci prova con una batteria destinata a garantire fino a due ore in più di utilizzo rispetto al 6.
Ci prova inserendo un nuovo taglio di storage da 256 GB (forse la novità più eclatante per molti oltre alle AirPods).
Insomma ci prova.
E probabilmente ancora una volta ci riesce.