Italia: un paese di golosi! Troppi dolci nella dieta degli italiani
Da Milano, – Siamo il Paese della Dieta Mediterranea e la maggioranza degli Italiani è assolutamente convinta di mangiare bene. Ma nei fatti, spesso non è così. “Nella dieta degli italiani sono presenti molti dolci e le donne ne mangiano di più rispetto agli uomini – spiega il Prof. Michele Carruba, Direttore del Centro Studi e Ricerche sull’Obesità dell’Università degli Studi di Milano, firmatario della Nuova Piramide Alimentare INRAN 2009 e membro del Comitato Scientifico di Curare la Salute 2015 – Questa è la fotografia delle nostre abitudini alimentari registrata dal Test della Piramide Alimentare della Campagna Curare la Salute 2015”.
Nata con l’obiettivo di informare e sensibilizzare la popolazione sull’importanza di prendersi attivamente cura di sé, partendo dall’alimentazione e da uno stile di vita virtuoso, l’iniziativa è quest’anno alla sua seconda edizione e, nell’anno di Expo, lancia in rete la versione interattiva della Piramide Alimentare. Rispondendo alle domande proposte, il test genera una piramide personalizzata, evidenziando l’aderenza o lo scostamento tra la propria alimentazione e quanto indicato dalla Piramide Alimentare.
In occasione del VI Forum multidisciplinare “Pianeta Nutrizione ed Integrazione”, che si è appena concluso a Milano, nell’ambito di EXPO, sono stati presentati i risultati dei primi tre mesi di rilevazione. Dei circa 2.400 italiani che hanno effettuato il test sul sito www.curarelasalute.com, il 45% dichiara di mangiare dolci in eccesso, percentuale che si alza fino al 48% nelle donne di tutte le età. La dieta degli italiani risulta anche molto povera di cereali, l’82% dichiara di non mangiarne le 4 porzioni giornaliere raccomandate, e di pesce, il 62% dichiara di non consumarlo affatto.
Nonostante si registri un lieve miglioramento rispetto alla rilevazione del 2014 (“Test della salute” promosso nella prima edizione della Campagna per scoprire il livello di conoscenza e consapevolezza rispetto alla nutrizione), il consumo di frutta e verdura risulta inferiore rispetto alle dosi consigliate dall’OMS: il 73% mangia meno delle 4-5 porzioni giornaliere raccomandate, mentre nel 2014 era l’80%. Un trend, quindi, in miglioramento, ma ancora distante dalle quantità indicate come ottimali.
“Alla luce di questi risultati” sottolinea il Prof. Carruba “risulta fondamentale ricordare che un’alimentazione varia ed equilibrata e l’attività fisica svolta regolarmente sono alla base di una vita in salute. Come indicato dalla piramide alimentare, l’organismo ha bisogno di tutti i tipi di nutrienti per funzionare correttamente. Frutta e verdura a tavola ogni giorno sono, in particolare, fondamentali perché sono in assoluto i cibi più ricchi di vitamine e minerali, i cosiddetti “nutrienti essenziali”, che l’organismo non è in grado di produrre autonomamente. Dove la sola alimentazione non basta, un aiuto può arrivare anche dall’integrazione: quella multivitaminica e multiminerale, anche secondo le più recenti evidenze scientifiche, ha dimostrato di essere sicura ed efficacie nel prevenire gravi patologie croniche*.”
La Campagna Curare la salute 2015 non è stata sviluppata solo on-line ma coinvolge anche le farmacie; all’interno di quelle aderenti all’iniziativa sono disponibili materiali informativi (poster e leaflet) rivolti al pubblico e contenenti messaggi educazionali in tema di sana alimentazione. Cogliendo inoltre l’occasione di Expo 2015, è stata anche realizzata una versione in inglese dei materiali, destinata – nello specifico – alle farmacie del bacino lombardo, con l’obiettivo di diffondere il messaggio di una sana alimentazione, a partire dal modello mediterraneo, anche al pubblico internazionale in visita nel nostro Paese in occasione della manifestazione.
“Curare la Salute”, patrocinata da Federfarma, FOFI, SIMG, ADI e Padiglione Italia EXPO 2015, annovera tra i componenti del suo comitato scientifico, la Dott.ssa Annarosa Racca, Presidente di Federfarma, il Prof. Michele Carruba, Direttore del Centro Studi e Ricerche sull’Obesità dell’Università degli Studi di Milano, il Dott. Luigi Canciani, Responsabile Nazionale Area Prevenzione ed Educazione alla salute SIMG, il Dott. Francesco Carlo Gamaleri, Consiglio Direttivo Ordine dei Farmacisti delle Province di Milano, Lodi e Monza e Brianza e il Dott. Lucio Lucchin, Direttore Struttura Complessa di Dietetica e Nutrizione Clinica Comprensorio Sanitario di Bolzano – Past President ADI.