La ricerca: le vitamine possono bloccare l’invecchiamento
Da Milano – La nuova frontiera della medicina è di garantire, se non la vita eterna, un sensibile prolungamento della stessa, ma, soprattutto, una migliore qualità della “terza età”.
Un team di ricercatori del Laboratory of Integrated Systems Physiology (LISP), dell’EPFL , guidato da Johan Auwerx, ha svelato un ruolo chiave fino ad oggi sconosciuto del riboside Nicotinamide (NR), una sostanza cugina della niacina (vitamina B3).
Il NR ha un effetto positivo sulle cellule staminali che sovrintendono il processo rigenerativo di muscoli e organi.
La ricerca è stata svolta su topi che, come tutti i mammiferi, con l’età perdono la capacità rigenerativa di certi organi (come ad esempio il fegato e i reni) e muscoli (compreso il cuore). Questo porta a molti dei disturbi tipici dell’invecchiamento.
I ricercatori hanno voluto “rivitalizzare” le cellule staminali nei muscoli di topi di due anni (un’età già avanzata per questi mammiferi) e lo hanno fatto utilizzando le molecole che aiutano i mitocondri a funzionare correttamente, in particolare il riboside nicotinammide. Risultato? I topi che hanno ricevuto il NR hanno vissuto più a lungo rispetto agli altri topi.
Non si tratta, come spiega Auwerx, di un procedimento atto a introdurre sostanze estranee nel corpo, ma piuttosto di ripristinare la capacità del corpo di riparare se stesso, con un elemento che può essere assunto con il cibo.