Lo spuntino di mezzanotte può alterare la fisiologia del cervello
da Milano – L’arrosto di vitello che, come una sirena suadente, sembra chiamarvi dai reconditi scomparti del frigorifero per un invitante spuntino di mezzanotte, potrebbe minare la vostra capacità cognitiva.Lo afferma una ricerca pubblicata sulla rivista eLife, a seguito di uno studio condotto sui topi. Mangiare (in modo abitudinario) nei momenti che dovrebbero essere dedicati al sonno provoca una carenza nell’apprendimento e sulla memoria a lungo termine, controllati dalla zona dell’ippocampo del cervello.
Secondo i ricercatori dell’Istituto David Geffen School of Medicine at University of California, Los Angeles (UCLA) i pasti in orari inappropriati provocano disturbi cognitivi, inoltre è già noto che possono avere un impatto sulla salute metabolica, ad esempio portando a uno stato pre-diabetico.
Lo studio condotto suoi topi ha portato a risultati assai interessanti: gli esemplari nutriti durante il loro periodo di sonno hanno manifestato un calo della memoria a lungo termine con incapacità di riconoscere oggetti già visti o riconoscere situazioni di pericolo. Sia la memoria a lungo termine che la capacità di riconoscere un oggetto sono regolati dall’ippocampo, che gioca un ruolo importante nella nostra capacità di associare i sensi e le esperienze emotive con la memoria e la nostra capacità di organizzare e memorizzare nuovi ricordi.
Il programma di alimentazione inadeguato ha provocato, nei topi, la perdita della cognizione della normale differenza giorno/notte, anche se la quantità di tempo totale trascorso dormendo nelle 24 ore non è stata modificata. Il sonno è tuttavia diventato frammentato, coi topi soggetti a brevi sonnellini durante il giorno e la notte.