Microsoft: in Italia oltre 50 nuove assunzioni tra profili junior e senior, più di 350 in Europa.
da Milano – Microsoft annuncia un nuovo progetto di assunzione che tra la fine di quest’anno ed il 2016 prevede l’assunzione di oltre 350 figure junior e specializzate in Europa, di cui 50 in Italia.
Architetti (Cloud Solution Architect http://aka.ms/csaitaly e http://aka.ms/dsaitaly) e Figure commerciali senior di Soluzioni Cloud (Principle Solution Specialist http://aka.ms/pssitaly) sono le figure professionali ricercate, nell’ambito di un importante piano di rafforzamento dell’organizzazione della filiale italiana sul fronte cloud, che prevede l’inserimento delle nuove figure già dalle prossime settimane. L’obiettivo è assumere e far crescere talenti in grado di sviluppare soluzioni e progetti basati sulla piattaforma cloud Microsoft Azure per rispondere in modo puntuale alle esigenze di business delle aziende private e pubbliche e offrire consulenza qualificata alle imprese italiane che si rivolgono a Microsoft per intraprendere un percorso d’innovazione.
La campagna di selezione rientra in un piano più ampio che la filiale italiana ha intrapreso per valorizzare i talenti e contrastare il fenomeno del mismatching, ovvero il gap tra la richiesta di skill specifiche da parte delle aziende e le competenze dei candidati, tipico del mercato ICT e particolarmente diffuso su tutto il territorio italiano: una media del 13% (quasi il doppio rispetto alla media del resto del mondo pari al 7%).
“Le tecnologie digitali offrono oggi ai giovani e ai professionisti delle concrete opportunità di occupazione e crescita. Pensate che gli analisti stimano in 4,8 milioni i posti di lavoro in Europa relativi soltanto allo sviluppo di nuove applicazioni entro il 2018” – spiega Pino Mercuri, direttore Risorse Umane di Microsoft Italia. “Come Microsoft siamo attualmente impegnati sia nella ricerca di nuovi professionisti senior e junior che possano accompagnare le imprese in un percorso di trasformazione digitale, sia nell’offerta di percorsi di formazione specializzata nell’area del cloud computing, per riuscire a colmare il disallineamento tra domanda e offerta in ambito ICT che stiamo osservando” – conclude Mercuri.