Nasce ‘MuM Up’, il nuovo servizio per essere più vicini alle mamme da smartphone
da Roma – Accesso diretto e immediato – con un ‘tocco’ sul telefonino – alla prenotazione di tutte le visite necessarie a monitorare i passaggi più importanti della gravidanza; interazione diretta con i medici di riferimento tramite chat; monitoraggio da schermo del pc dei parametri clinici delle pazienti con il “diario della gravidanza”; consigli video e risposte pronte a preoccupazioni o domande che le donne si pongono in questo particolare periodo, prima e dopo il parto.
Sono questi i principali servizi offerti dall’Ospedale Fatebenefratelli-Isola Tiberina di Roma con il nuovo sistema di sanità digitale “MuM Up”, nato dalla piattaforma TreC (la Cartella Clinica del Cittadino in uso da oltre dieci anni in Trentino) e sviluppata all’interno di TrentinoSalute4.0, il centro di competenza per la sanità digitale della Provincia autonoma di Trento, Azienda provinciale per i servizi sanitari e Fondazione Bruno Kessler.
Grazie a “MuM Up” (disponibile su Apple store e Google play), attraverso un semplice cellulare, le donne potranno avvalersi del nuovo strumento digitale per ricevere assistenza ed essere seguite anche a distanza dagli esperti, da computer tramite loro “cruscotto” medico, lungo tutto il percorso della gravidanza. Un nuovo servizio per l’accompagnamento alle mamme in una soluzione innovativa, completa e sicura. E dalla prossima primavera sarà possibile accedere anche al servizio di televisita.
Le prime chiavi per l’accesso alla nuova applicazione sono state consegnate oggi a 30 future mamme, alla presenza dei principali interlocutori e partner del progetto riuniti in videoconferenza. Chi alla prima gravidanza, chi ha già avuto più di un parto, le donne hanno potuto apprezzare il nuovo strumento digitale che le terrà in contatto con i loro medici di riferimento anche “a distanza”, accompagnate in ogni passaggio importante del percorso di attesa. “Un servizio utile a semplificare l’iter delle prenotazioni e, grazie alla possibilità di interagire con i medici, a contenere le ansie che fanno naturalmente parte della gravidanza, soprattutto in tempi di Covid” – dice Alessandra che ha da poco dato alla luce il suo primo figlio e si auspica di poterlo utilizzare per una prossima gravidanza.
Il progetto è realizzato con la collaborazione di P4I-Partners4Innovation (Gruppo Digital 360) e Dedagroup Public Services.
“Dall’esame di diagnostica prenatale “bi-test”, all’ecografia cosiddetta “morfologica” della 20esima settimana, a quella della 32esima settimana o di accrescimento del feto, con l’accesso a “MuM Up” la donna potrà avere subito schedulati in una soluzione unica e con puntualità gli appuntamenti principali per monitorare la sua gravidanza” – ha precisato il Direttore di Ginecologia e Ostetricia, Antonio Ragusa. “Inoltre, attraverso il canale video e la chat, la futura mamma potrà avere informazioni fondamentali e risposte a quesiti che spesso vengono posti ai medici su stile di vita, alimentazione, attività fisica o dubbi su problematiche particolari, come le minacce di partopre-termine”.
“Seguire la donna lungo tutto il percorso della gravidanza, dal concepimento al parto, per dare maggiore sicurezza e serenità alle future mamme, è tra gli obiettivi fondamentali del servizio di accompagnamento alla nascita di questa struttura dove nascono ogni anno circa 3500 bimbi” – ha commentato il Direttore Generale dell’Ospedale, Fra Pascal Ahodegnon. “Grazie alle nuove tecnologie, ora abbiamo la possibilità di realizzare sempre meglio questo obiettivo, in linea con la tradizione di ospitalità e qualità del Fatebenefratelli per il migliore servizio all’utenza che ci rende punto di riferimento per le nascite, e non solo, su tutto il territorio nazionale”.
“Il numero di parti registrati al Fatebenefratelli, aggregando i dati degli ospedali romani Isola Tiberina e San Pietro, si aggira sugli 8000 all’anno. In Trentino sono circa 4000” – spiega Diego Conforti, Direttore Ufficio Innovazione e Ricerca del Dipartimento Salute della Provincia autonoma di Trento. “Questi dati ci permettono di ampliare il bacino di utenza degli utilizzatori della tecnologia e migliorare ulteriormente il servizio. L’obiettivo è quello di condividere le competenze e le soluzioni tecnologiche e organizzative maturate in Trentino. Vorremmo che nascesse, a livello nazionale, una “community” sul tema della gravidanza per lo sviluppo di una soluzione condivisa di sanità digitale, dove poter sviluppare e riutilizzare modelli e strumenti“.
“MuM Up rappresenta per FBK un punto di partenza e non di arrivo” – specifica Paolo Traverso, Direttore Strategia di Marketing e Sviluppo Business della Fondazione Bruno Kessler. “Costruire e far crescere nel tempo questa piattaforma tecnologica, coinvolgendo, assieme ai ricercatori e tecnologi, le donne stesse ed i sanitari che operano sul campo, fa parte del nostro approccio scientifico. Grazie a TrentinoSalute4.0, alleanza strategica tra FBK, APSS e PAT, puntiamo a creare un ecosistema di apprendimento continuo, che si sviluppa gradualmente e continuamente nel tempo, in una co- progettazione e verifica di funzionalità sempre più evolute (come il virtual coach, i modelli predittivi, ecc.). È un processo che coinvolge tutti: cittadini, associazioni di volontariato e scuole, operatori sanitari, informatici sanitari, policy maker, healthcare manager, ordini delle professioni sanitarie, aziende private e ricercatori/tecnologi. Ognuno può dare un contributo fondamentale alla costruzione di un sistema sanitario pubblico efficiente ed equo”.
“L’eccellenza trentina nel campo della sanità digitale – ha dichiarato il Direttore per l’Integrazione Socio Sanitaria di Apss (Trento)Enrico Nava – è frutto in gran parte della nostra capacità di fare sistema. Il laboratorio congiunto di TrentinoSalute4.0 ne è l’esempio: sistema sanitario, ricerca e amministrazione del territorio mettono a fattor comune competenze ed esperienze per soluzioni innovative che possano facilitare l’accesso ai servizi sanitari. In questa direzione va anche la collaborazione con il Fatebenefratelli e la condivisione di uno strumento come TreC. Grazie alla tecnologia le neomamme potranno vivere un percorso di gravidanza più consapevole e informato e noi potremmo avere un confronto importante per migliorare le nostre soluzioni tecnologiche”.