Siamo sostanzialmente dei pavoni con lo smartphone
Da Milano – I ricercatori della Georgia Tech University hanno esaminato oltre 2,5 milioni di immagine taggate #selfie su Instagram durante un periodo di tre mesi a metà del 2015. Il fulcro della ricerca (presentata all’ icwsm) era capire quanto volte postiamo immagini coi nostri volti (e una certa dose di compiacimento) da soli o insieme ad amici, familiari o anche cani o gatti.
Insomma quanto di noi stessi finisce sul social, in altri termini quanto ci pavoneggiamo seppur sprovvisti di coda allargabile come quella degli eleganti pennuti.Il risultato, chi l’avrebbe mai detto, è che spesso postiamo immagini per apparire: per mostrare quanto siamo alla moda, ricchi, oppure l’ultimo tatuaggio. Il 52 per cento del selfie “filtrati” in base alle specifiche della ricerca erano caratterizzati da hashtag come #beauty, #king, #queen, #flawless o #piercings.
Tali hashtag sono stati raggruppati in 15 categorie ideali, tra cui “l’apparenza” che è stata la categoria condivisa più gettonata, seguita dalle foto social con parenti e animali (al 14%), etnia o nazionalità (13%), viaggi (7%) benessere e fitness (5%).
Poco gettonato il cibo: solo l’ 1%. Chi l’avrebbe mai detto, certo farsi un selfie con un piatto di spaghetti non deve essere semplicissimo.
(immagine Wikipedia – Selfie di un macaco impadronitosi di una apparecchiatura fotografica)