Still There : la recensione
da Milano – Oggi porto alla vostra attenzione un prodotto Italiano di notevole qualità, Still There. Sviluppato da GhostShark edito Iceberg Interactive. Questo gioco, potete trovarlo per PC e Mac tramite Steam al costo di 12,49€ e per Nintendo Switch. Il gioco vanta i dialoghi nella nostra lingua. Quando avvierete la partita, farete la conoscenza del vostro personaggio chiamato Karl. Come lavoro, svolge un’impiego di sorveglianza all’interno di un radiofaro nello spazio.
Per non rimanere totalmente solo, avrà la compagnia di un’intelligenza artificiale chiamato Gorky. Assomiglia molto al primo Mac di Apple degli anni ‘80. Gorky ci darà assistenza in caso di aiuto, ma saprà anche dialogare con noi, stuzzicandoci non poco. Ogni giorno, avremo dei compiti da svolgere. Dovremo utilizzare un periscopio e trovare la stella più luminosa, accedere al PC e mandare via mail, i dati alla stazione di ricerca. Se usate un PC, potrete utilizzare la vostra tastiera, senza cliccare i pulsanti virtuali di quella del gioco. Oltre ai classici compiti giornalieri, avremo la possibilità di conoscere meglio il nostro personaggio. Karl infatti dopo la morte della figlia, ha lasciato la moglie e si è dedicato a questa vita solitaria nella stazione.
Ogni tanto potremo leggere le varie mail della moglie che nonostante si sia rifatta una vita, tiene ancora al suo ex marito, aggiornandolo su ogni cosa. Spesso avremo anche dei sogni dove dialogheremo con la figlia, affrontando l’impossibilità di poterla raggiungere. Oltre al filone narrativo, il gioco vi metterà davanti anche ad alcuni puzzle. Still There si gioca scorrendo lateralmente la visuale che ci permetterà di spostarci da una stanza all’altra. Naturalmente avrete una trama legata ai puzzle, che per ragioni di spoiler non vi svelerò, ma gli enigmi si basano su collegamenti di input; risolvere delle perdite di ossigeno, oppure suonare il radiofaro. Tutto questo però, dovrete apprenderlo leggendo il manuale a vostra disposizione. Questo si rivelerà utile e molto immediato. La bellezza di Still There, oltre alla trama è il lato psicologico. Vedete, gli sviluppatori, sono riusciti realmente a farvi sentire soli nello spazio. Quindi che voi parlate con Gorky, oppure rispondete a qualche richiesta via radio,’avrete sempre più di una risposta per scegliere il tono della vostra conversazione che a sua volta, produrrà delle conseguenze nelle trama. Più puzzle risolverete, più soldi avrete a disposizione per ordinare accessori o passatempi per Karl. Questi arriveranno tramite capsula il giorno dopo. Fumetti, videogiochi, giocattoli per la vostra iguana nel terrario.
Insomma vari generi di svago. Naturalmente alcuni avranno un costo alto, quindi cercate sempre di non saltare i vari enigmi se mirate a qualche oggetto in particolare. La grafica stile fumetto è bella e tutto l’ambiente attorno a voi è totalmente utilizzabile . Ogni singolo tasto ha una specifica funzione. Se volete ad esempio, preparare una zuppa. Dovrete recarvi in bagno ad urinare, tirare lo sciacquone e premere il ricilatore che trasforma l’urina in acqua. Recarvi in cucina, mettere il sacchetto per dare energia, prendere la padella, riempirla d’acqua aggiungere la zuppa, inserirla nel micronde e pranzare. Still There è tutto questo, un gioco che mixa lavoro a componente narrativa, dove mette il giocatore è al centro di scelte della trama molto importanti, accompagnato da una colonna sonora malinconica che aumenterà la sensazione di solitudine. Se amate le avventure grafiche, ne sarete piacevolmente sorpresi.