Technology for Good 2016: Grandi opportunità di crescita per le NGO italiane con la tecnologia
da Roma – L’incontro annuale per il Terzo Settore arriva per la prima volta a Roma per continuare il percorso di avvicinamento al territorio iniziato oltre un anno fa con il roadshow dedicato alle organizzazioni non profit, che ha toccato 8 città e oltre 300 organizzazioni. L’obiettivo è quello di accelerare l’adozione del cloud computing grazie al programma di donazione annunciato dal CEO Satya Nadella all’ultimo forum di Davos. In virtù di questo annuncio, anche in Italia, l’offerta di soluzioni per le NGO – previa verifica dei requisiti di eligibilità – si è arricchita, per offrire alle organizzazione gratuitamente Office 365 con Power BI, Enterprise Mobility Suite e CRM Online.
L’accesso alle risorse è possibile in modalità online tramite il sito microsoft.com/nonprofits.
La giornata è stata promossa da Microsoft in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale, Fondazione Cariplo e Techsoup, ed ha visto la presenza di Istituzioni e numerosi esponenti di Organizzazioni Non Profit impegnate nei diversi ambiti del sociale.
A conferma della centralità della tecnologia come fattore abilitante per lo sviluppo del Terzo Settore e per il Sistema Paese, è intervenuto Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali che ha raccontato l’impegno delle Istituzioni per trasformare un comparto che in Italia vede coinvolte oltre 300.000 realtà (dati censimento Istat 2011).
“È un fatto davvero positivo – ha sottolineato Poletti- che Microsoft abbia scelto di impegnarsi a favorire la diffusione delle nuove tecnologie nel mondo del non profit per sostenerne la crescita nel segno dell’innovazione. Iniziative come questa danno un contributo allo sviluppo del Terzo Settore, obiettivo alla base della legge delega di riforma elaborata dal governo e definitivamente approvata dal Parlamento pochi giorni fa”. “Un intervento – ha aggiunto il Ministro – che definisce misure innovative per favorire la partecipazione attiva delle persone e che fa compiere un altro passo in avanti al ‘social act’, ovvero alla costruzione di un nuovo sistema di politiche sociali, di un buon futuro fondato su una società inclusiva, capace di coinvolgere pienamente le energie e le potenzialità di cui il nostro paese dispone in uno spirito di solidarietà e di sussidiarietà”.
L’evento ha rappresentato anche un’importante occasione per condividere esperienze, progetti e riflessioni su come la tecnologia possa essere considerata un fattore abilitante per le realtà che operano nel sociale, arricchito da testimonianze di valore per evidenziare come la diffusione delle nuove tecnologie sia in grado di fornire un aiuto concreto in termini di efficienza, produttività e innovazione.
Tre le storie presentate a Roma:
-IRFID Onlus, che ha sviluppato l’applicazione LIAR, un innovativo sistema di comunicazione per soggetti autistici, grazie all’utilizzo di sintesi vocale e sensori NFC. E’ stata progettata e sviluppata da psicologi su piattaforma .Net con gli strumenti di sviluppo gratuiti messi a disposizione da Microsoft e con il supporto della community MSDN. L’estrema usabilità di Windows 10 ha inoltre permesso a terapisti e genitori di sfruttare la consolidata familiarità di utilizzo di questo sistema per creare e condividere librerie di immagini da far usare ai piccoli, attraverso la piattaforma cloud OneDrive;
-Fondazione Banco Alimentare ONLUS, che, in considerazione della sua presenza su tutto il territorio nazionale, aveva la necessità di aumentare la collaborazione e la comunicazione tra le sue 21 sedi e tra tutti gli utenti. Grazie al programma di donazione TechSoup e a Office365, l’organizzazione è riuscita a distribuire presso tutti i dipendenti, ma anche i volontari e i collaboratori una casella di posta accessibile da PC, tablet e smartphone, un sistema di comunicazione e messaggistica istantanea con Skype for Business ed uno spazio di condivisione dei documenti con Sharepoint. Tutto senza doversi far carico della manutenzione e gestione;
-Comunità di Sant’Egidio che ha utilizzato la tecnologia cloud basata su Office 365 come servizio di integrazione sociale per le comunità di accoglienza e per le missioni all’estero per i progetti Dream (lotta all’AIDS) e Bravo (iscrizione anagrafica).
L’impegno di Microsoft a sostegno del Terzo Settore parte da lontano, dall’inizio del 2011, ed in particolare, dal luglio 2015 ad oggi ha visto 505 organizzazioni attivare sottoscrizioni a servizi cloud. L’integrazione di nuovi strumenti di lavoro annunciata oggi rappresenta un passo importante, che permetterà di efficientare ulteriormente i diversi aspetti strategici alla base delle attività delle realtà non profit e di garantire al contempo una grande autonomia di gestione anche da parte di risorse non esperte di ICT. In particolar, Power BI consentirà di raccogliere, organizzare, analizzare e leggere i dati in modo semplice e intuitivo, Enterprise Mobility, piattaforma di gestione dei device e delle app in mobilità in totale sicurezza, abiliterà anche un accesso selettivo al patrimonio aziendale, e Dynamics CRM Online, soluzione di customer relationship management, supporterà la creazione e la gestione di relazioni di lungo termine con tutti i diversi stakeholder coinvolti nella vita delle organizzazioni non profit.
“In questi mesi, abbiamo realizzato un roadshow che ci ha portato in diverse zone del Paese e che ci ha fatto ben comprendere l’importanza di presidiare da vicino il territorio, per sensibilizzare le organizzazioni sul ruolo che la tecnologia può avere nel risolvere alcune delle problematiche più complesse della nostra società e nell’amplificare la portata dei risultati” – ha commentato Carlo Purassanta, Amministratore Delegato di Microsoft Italia. “Con l’evento di oggi rinnoviamo la collaborazione con le Istituzioni nazionali che si stanno adoperando per il cambiamento del Terzo settore e rafforziamo il nostro contributo alla crescita di un comparto che grazie alla tecnologia può guadagnare in competitività”.
“La tecnologia è un fattore fondamentale per la crescita di un sistema economico”, ha commentato Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo. “Dal momento che il Terzo Settore oggi rappresenta un pilastro importante della nostra economia, insieme al Pubblico e alle aziende, è fondamentale che esso sia capace di utilizzare tutte le potenzialità che la tecnologia mette a disposizione; le organizzazioni non profit sono sempre più competitive proprio perché mutuano modalità manageriali dal profit; la formazione sull’utilizzo della tecnologia e del digitale è importantissima, per poter far fare il salto di qualità al Terzo Settore. Per questo noi siamo a fianco di Microsoft e TechSoup: siamo convinti che il non profit possa crescere ancora di più dotandosi di strumenti e conoscenze in questo ambito, anche ai fini di un aspetto fondamentale come la raccolta fondi. Vogliamo un Terzo settore evoluto.”
“L’incontro con le realtà sul territorio avvenuto attraverso il roadshow “Solidarietà digitale. Innovare il Terzo Settore per dare valore al territorio” – afferma Davide Minelli, Direttore di TechSoup Italia – ci ha chiarito come le organizzazioni non profit devono spesso affrontare sfide e problemi simili a quelle delle aziende for profit ma con una differenza: avendo meno risorse. Il programma TechSoup, attraverso la collaborazione con partner qualificati come Microsoft, consente al Terzo Settore di dotarsi degli strumenti tecnologici più all’avanguardia aumentando l’efficienza e la competenza digitale divenuta ormai un tassello imprescindibile per qualsiasi organizzazione”.
“La tecnologia è un propulsore straordinario per l’innovazione sociale, in grado di accelerare e ampliare l’impatto delle azioni sul territorio”, ha commentato Alfonso Molina, Direttore scientifico Fondazione Mondo Digitale. “Nello stesso tempo permette di personalizzare gli interventi, che possono essere costruiti a misura sulle necessità dei diversi territori. E aiuta a condividere le soluzioni. Per il terzo settore è una risorsa fondamentale. E sempre di più le eskills diventeranno strategiche anche per gli operatori sociali, se vogliono essere veri agenti di cambiamento”.